Opuscolo “De Maria numquam satis”

Sui lavori di restauro dell’edicola votiva dell’Addolorata in VI° Vico Antenati a Laurenzana

De Maria numquam satis”

 Con questa antica espressione, i Padri della Chiesa, erano soliti indicare  “ la fame ” che da sempre il popolo di Dio ha dell’ amore e delle materne cure della Mamma celeste, la Vergine Maria. Nei  momenti  lieti, come in quelli mesti, che caratterizzano la vita su questa terra, la devozione della gente semplice ha sempre saputo volgere lo sguardo alla Stella che brilla in cielo , seguendo l’invito di S. Bernardo: “Respice stellam et invoca Mariam”. La devozione mariana ha trovato poi, nel corso dei secoli, tante forme di espressione artistica. Anche nella nostra comunità di Laurenzana la devozione per la Vergine Maria è forte da secoli e l’arte ha  immortalato l’amore del popolo per la sua Celeste Regina. Salendo verso la maestosa Chiesa Madre, anch’essa intitolata alla Vergine Maria, si incontrano due “occhi di madre” che, da circa quattro  secoli, sono lì in attesa di comunicare amore: un’antica effige di Maria Addolorata, situata in VI vico Antenati, che testimonia la forte devozione del popolo laurenzanese proprio per l’Addolorata. La descrizione artistica dell’opera non è di nostra competenza, ma ci preme mettere in luce solo due elementi: il viso e la spada.
 Il viso della Vergine non è triste e desolato, come ci si aspetterebbe da un effige dell’Addolorata, ma è sereno ed a tratti lieto! La spada conficcata nel cuore, invece, è un chiaro simbolo di dolore e sofferenza. In questi due elementi è racchiuso il segreto della devozione all’Addolorata. La gente semplice è proprio come Maria: pur avendo il dolore nel cuore, per i tanti problemi del vivere quotidiano, ha la letizia sul volto.
Quanto detto potrebbe sembrare un paradosso, un controsenso, ma è invece il filo rosso che unisce Gesù Cristo, Maria Vergine e la gente devota. Sul volto di Maria brilla la luce di Cristo Risorto ed è proprio dal volto lieto della Madre che tale luce si riflette sul volto dei fedeli, nel cui cuore, scende poi la consolazione  derivante dalla fede in Cristo , Unico Salvatore del mondo.

                                                                                                     Don Giordano Stigliani
                                                                                                         Parrocchia “Assunzione di Maria Vergine” di Laurenzana

Testo critico a cura della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata